Il territorio delle Valli Cupe e del Monte Raga situato nella fascia mediterranea ionica tra 300 e 500 metri sul livello del mare, nel Comune di Sersale da cui dista 4-5 Km.
Il Monte Raga fa parte geologicamente dell’affioramento granitico del massiccio silano, ed è ricoperto da associazioni vegetali caratteristiche della macchia mediterranea e della garica come cisteto, lentisceto e lecceto.
Le Valli Cupe riservano all’escursionista paesaggi stupendi sia risalendo la fiumara Fegato che scendendo dal Monte Raga il quale, nonostante alla sua rigogliosa vegetazione, permette di vederle dall’alto come delle pareti altissime di colore rossastro. Questi caratteristici crepacci,scavati nelle pareti composte di materiale sabbiosi, hanno origine naturale.
Risalendo la fiumara le pareti nascondono, fino ad una distanza di 10 metri dalla loro base, l’ingresso di un meraviglioso CANYON, conformazione geologica di arenaria fra le più meravigliose e suggestive d’Italia.
Il CANYON con le sue pareti tortuose che tendono ad incontrarsi in alto, oscurano il cielo, creando un habitat ideale per le specie animali e vegetali protette e rare.
La sorgente della fiumara, che per millenni ha scavato il CANYON, è situato a 4 ore di cammino dall’ inizio, quindi offre una buona opportunità a chi ama il trekking, di risalirlo sin dall’inizio. Il sentiero Valli Cupe esisteva già nell’800 d.C. e collegava quattro monasteri Basiliani.
Lungo il corso del fiume Campanaro, uno dei più vari e spettacolari della presila catanzarese, in soli due chilometri si trovano undici cascate, di altezza compresa tra i quindici e i quaranta metri.
Tutte le cascate sono caratterizzate da una particolarità spesso interpretata dalla popolazione locale in un certo qual modo da diventare nei secoli patrimonio della memoria orale.
Le cascate più conosciute sono quella di Campanaro dalla quale si può ammirare un ponte in pietra e terracotta del secolo scorso, una vera e propria opera di ingegneria civile, poi le tre cascate di Rupe tra le quali una di dimensioni eccezionali che si tuffa in una foresta tipo di equatoriale stupenda, poi le cascate dei Muschi e degli Allori avvolte dai boschi e arricchite da essenze profumatissime e dalla presenza di aironi e di tante altre specie di uccelli rari e in fine la cascata dell’Inferno, chiamata così perché ha una conformazione particolare, essendo incastrata in un canyon che forma un fosso pieno d’acqua molto profondo che secondo le credenze popolari arriverebbe all’inferno.
La flora del luogo si distingue per i boschi di platano orientale rarissimi in tutto il mediterraneo e i boschi di alloro un’altra rarità che con il suo profumo rende ancora più incantevole questo fiume già di per sé meraviglioso.
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